Il gruppo Facebook contava ancora pochi iscritti, ma finalmente sembrava prendere forma: un vero team dove condividere ricerche, dubbi e piccole soddisfazioni genealogiche. Se non fosse stato per gli impegni di ciascuno, quel piacevole primo incontro sarebbe durato ore. È stato davvero un bel momento, e siamo certi che ce ne saranno molti altri.
La simpaticissima Laura Maniscalco, archeologa per trent’anni presso Soprintendenza, Museo e Parco, ha iniziato la ricerca genealogica nel 2022 con l’intento di realizzare un albero degli antenati da regalare al figlio William, in occasione del suo trentesimo compleanno. Dopo tanti anni trascorsi a scavare resti di abitazioni e oggetti appartenuti a personaggi ignoti dell’antichità, le è sembrato naturale rivolgere lo sguardo anche alle vicende dei propri antenati.
La sua passione è stata alimentata dagli scritti dei genitori, ricchi di dati, ricordi e aneddoti, e dalle Bibbie di famiglia, colme di annotazioni genealogiche degli antenati del marito Brian. Nell’interpretazione degli atti, spesso caratterizzati da una scrittura quasi incomprensibile, è stata supportata dallo spirito comunitario del gruppo, e in particolare dalle veterane Patrizia e Valentina.
Queste ricerche sono poi confluite in un testo, distribuito tra i familiari, in cui le storie degli antenati sono state inserite nel contesto storico, militare ed economico dell’epoca.
Roberto Raciti, già volontario presso FamilySearch, ha dedicato moltissimi anni alle ricerche genealogiche. Con grande padronanza dei registri, delle fonti e dell’origine dei cognomi, si è distinto per il suo prezioso supporto alla nostra comunità, dedicandosi oggi in particolare alla genealogia genetica.
Giovanna De Napoli , ha iniziato le ricerche alla fine degli anni ottanta. Dal 2007 , anno del pensionamento, la sua ricerca è diventato un quotidiano divertimento. Ogni scoperta una sorpresa emozionante, metodo scientifico curiosità e pazienza. Ma , l'aspetto più bello per lei , sono gli incontri fatti in questi anni di ricerca e le amicizie nate per caso, o forse.... non per caso!
Il mio primo approccio alla genealogia è nato intrecciando i racconti di mia madre con i registri d’epoca. All’inizio sembrava impossibile decifrare le scritture dell’Ottocento, ma con determinazione e curiosità sono arrivati i primi risultati.
Un collage di foto molto datate alimentava i dubbi e le domande, finché finalmente le prime risposte hanno preso forma. Sentire i racconti di mia madre, uniti ai ricordi di mia nonna, mi riportava indietro nel tempo: un melodramma intriso di tipico sense of humor siciliano e di quella vena tragicomica che ci accompagna da secoli.
Dopo tanti traguardi raggiunti, sentii il bisogno di andare oltre e decisi di mandare i primi messaggi oltreoceano. Che piacere scoprire un match con i cognomi Agostani Di Mare e Patania. Grazie a Catherine Di Mare iniziai una corrispondenza che mi insegnò un metodo più ordinato e rigoroso rispetto ai miei goffi tentativi iniziali. Con oltre 15 anni di esperienza, Catherine aveva costruito uno degli alberi genealogici più accurati che io abbia mai visto: un lavoro duro e prezioso, che dava sempre ottimi frutti.
Poi arrivò l’incontro con Frank Patania, appartenente a una famiglia con secolari tradizioni marinaresche di Augusta. Bellissimo ascoltare le loro storie: Frank e suo padre hanno portato queste arti nella East Coast, e il suo albero genealogico è un lavoro altrettanto ben composto.
In definitiva, le due migliori ricerche legate ad Augusta. Dopo anni di messaggi, finalmente arrivò il momento dell’incontro.
Grazie Cathy, zia Linda e Frank.
Dove può portarci la ricerca e quali emozioni puo' riservarci? Dopo aver trovato, sulle liste d'imbarco di Ellis Island, i nomi degli zii di mio suocero partiti per l'America
nei primi anni del 900, avevo una grande curiosità:" Com'era stata la loro vita? Cosa avevano fatto? Quanti cugini vivevano oltre oceano all'oscuro della loro storia?" le ricerche sui vari siti di genealogia non portavano a nulla e così ho cominciato una ricerca su FB, non ero molto fiduciosa ma, tentar non nuoce.
Un Bel giorno provando con Bonacorsi invece che Bonaccorsi, mi imbatto sul profilo di un certo Rick, tra le sue foto una foto dei nonni: Ignatz e Marilyn (i loro nomi erano già nel mio albero, l'unico dato che mi era arrivato dai racconti orali ) era solo una coincidenza? Sfacciatamente, lo ammetto, e al contrario di quello che è il mio carattere, mi decido a mandare un messaggio:
“hello, I'm looking for the descendants of Ignatz Bonacorsi and Marilyn. I know that the uncle of my father in law emigrated to America in 1921, his name was Anthony, he had a son born in 1925 named Ignatz died in 1999 married to Marilyn, I know who lived in New Jersey. Are you one of their grandchild? Sorry for my english and for the disorder. I'm building my family tree and I would be happy to find distant cousins.”Era il 7 maggio 2014 - 8:54 ora italiana. Nessuna risposta x giorni e giorni finchè il 20 giugno 2014 - 22:06 ora italiana un breve e conciso messaggio:
"I am a grandchild of Ignatz Bonaccorsi"
Rick è il figlio di Tom che è figlio di Ignatz che a sua volta era figlio di Antonino il più piccolo degli zii di mio suocero, partito per il nuovo mondo il 19 novembre 1903.
Con Tom iniziammo un lungo scambio di messaggi, di foto, di ricordi che ognuno di noi aveva sentito raccontare in famiglia e poi a ottobre 2016 Tom e sua moglie Fay vennero in Sicilia e fu davvero "EMOZIONE"
Sono su Ancestry da tanto tempo, da ancora prima che mettessero in rete il dominio .it, un giorno mi arriva
un messaggio da una signora di Boston che mi chiede notizie in merito alla famiglia "Giglio".Giglio è il cognome di mia suocera e avevo tracciato anche il suo albero scoprendo che in realtà suo nonno
proveniva da Messina.
Helena, la signora che mi scrive, conosce un sacco di storie di famiglia, il suo bisnonno, Rosario, era il fratello di Domenico Giglio bisnonno di mia suocera.Rosario era arrivato una prima volta a New York nel 1882, era poi tornato in Italia dove si era sposato e ripartito per Boston subito dopo il matrimonio nel 1889.
A Boston Rosario aveva creato una grande famiglia di 9 figli.
Helena mi informa che una cugina, Valerie, sarebbe stata in grado di fornirmi ancora più foto ( adoro le vecchie foto di famiglia) e informazioni perchè in realtà i suoi nonni erano cugini, entrambi Giglio.
Avuto il contatto ho mandato una email a Valerie e anche con lei, ovviamente, reciproci scambi di foto e
racconti.Valerie è un avvocato a Boston e anche una cantante Jazz, mi comunica che a luglio sarà a Perugia per l'"Umbria Jazz"e mi chiede se possiamo incontrarci in qualche modo, era il 2015 e le mie estati, di solito
erano in viaggio con il mio adorato camper, così organizzo un Tour che mi porti a Perugia proprio nei giorni dell'Umbria Jazz e in una delle estate più calde che si ricordino abbiamo avuto la gioia di un grande abbraccio.
Valerie ha fatto un album e servendosi dell’AI ha messo un video animando vecchie foto di famiglia, se siete curiosi potete vederlo qui:
http://www.youtube.com/watch?v=R_u4CAgqzTQ