Per Turi, la genealogia nasce da una riflessione profonda sul tempo: il calendario gregoriano, le lancette di un orologio, il fluire delle generazioni. Guardando indietro, ha visto una numerosa famiglia svanire pian piano, e da lì è nato il pensiero: “perché non lasciare un ricordo, una traccia di chi siamo stati?”
Fin da piccolo non ha mai creduto pienamente alla versione darwiniana sull’origine dell’uomo, chiedendosi con curiosità e coraggio da dove proveniamo davvero. Questa ricerca di senso lo ha spinto a guardare oltre le spiegazioni comuni, cercando nelle radici familiari e nella memoria collettiva un tassello in più per comprendere il nostro posto nella storia.
Anni e ore trascorse a ricostruire un puzzle fatto di memorie, fotografie, ricordi e racconti hanno dato vita al suo cammino genealogico. Con pazienza e passione ha ridato voce a chi non c’è più, donando nuova vita a storie altrimenti dimenticate.
Turi è il fondatore del progetto e il suo spirito guida: con la sua visione, ha trasformato la genealogia in un atto di custodia collettiva, perché ogni frammento ritrovato diventi parte di una memoria più grande, che appartiene a tutti.
Patrizia ha iniziato le sue ricerche quasi per caso, circa 25 anni fa, quando scoprì online le liste di Ellis Island. Le tornarono alla mente i racconti del suocero e degli zii partiti per l’America tanti anni prima. Quello che sembrava un gioco divenne subito una grande emozione: ogni riscontro era una scoperta capace di commuovere.
Da quel giorno, Patrizia non ha più smesso. Ogni giorno trova un po’ di tempo da dedicare a questa passione, imparando a muoversi tra registri e archivi. Le sue ricerche l’hanno portata dall’America all’Emilia, fino alla Sicilia, sempre con la stessa curiosità e lo stesso entusiasmo delle origini.
Il suo percorso l’ha portata a coronare un sogno speciale: scrivere un libro di famiglia, raccogliendo i risultati delle sue ricerche. Quel libro è diventato un dono prezioso, apprezzato e custodito con affetto da tutti i suoi cari.
Chi la conosce sa che Patrizia non è solo una ricercatrice instancabile, ma anche una persona pronta a condividere ciò che sa con calore e semplicità. È la prova vivente che la genealogia non è solo date e nomi, ma emozione pura e legami che si rafforzano nel tempo.
Valentina si è avvicinata alla genealogia perché da sempre è affascinata dall’ignoto e dai misteri nascosti nelle storie di famiglia. Ogni documento antico, ogni nome dimenticato e ogni ramificazione inattesa dell’albero genealogico per lei è una porta che si apre su mondi da riscoprire.
Quella che era semplice curiosità è presto diventata una passione, alimentata dal desiderio di dare voce a chi, nei secoli, ha lasciato tracce silenziose. Con pazienza e dedizione, Valentina ama affrontare le sfide più intricate, quando le fonti sembrano svanire o i legami si fanno deboli. È in quei momenti che il suo spirito investigativo trova la massima soddisfazione.
Per lei la genealogia è un viaggio nel mistero, un intreccio di indizi che si trasformano in storie vive. E ciò che la rende speciale è la capacità di trasformare ogni scoperta in un racconto condiviso, facendo sentire tutti parte di un’unica grande famiglia.
La mia passione per la genealogia è nata quasi per necessità: nella mia famiglia conoscevo bene alcune storie, ma di interi rami sapevo pochissimo. Questo vuoto mi ha spinto a cercare risposte e, passo dopo passo, la curiosità si è trasformata in un vero percorso di ricerca.
Ogni atto d’archivio, ogni documento pieno di polvere e ogni nome dimenticato è per me come un tassello di un mosaico che attende di essere ricomposto. Non mi accontento delle tracce più visibili: mi piace indagare là dove le fonti sembrano scomparire e i collegamenti diventano incerti. È in quelle difficoltà che trovo la motivazione più grande.
Per me la genealogia non è soltanto un elenco di date o un albero pieno di nomi, ma un modo per ridare vita a chi ci ha preceduti. Ogni scoperta diventa un racconto, un filo che unisce il passato al presente e che, condiviso, permette di sentirci parte di una storia molto più grande di noi.